Terremoto Anas in Sicilia: in manette funzionari corrotti e imprenditori corruttori

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I Militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania, su delega della locale Procura distrettuale di Catania guidata da Carmelo Zuccaro, hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di funzionari dell’Anas dell’area compartimentale etnea e di imprenditori di Palermo, Caltanissetta e Agrigento. Nei loro confronti il gip ha emesso un provvedimento cautelare in carcere e agli arresti domiciliari che ipotizza reati di corruzione in concorso commessi nell’esecuzione dei lavori di rifacimento di strade statali della Sicilia orientale e centrale. L’inchiesta rappresenta il primo sviluppo di una più vasta indagine, denominata ‘Operazione buche d’oro’, che, sottolinea la Procura distrettuale, sta “portando alla luce rodati meccanismi corruttivi” all’interno dell’Anas di Catania.

Arrestati il geometra Gaetano Trovato dipendente Anas, arresti domiciliari per Salvatore Truscelli (rappresentante legale “Truscelli Salvatore srl” di Caltanissetta), Pietro Matteo Iacuzzo (rappresentante legale della ISAP srl di Termini Imerese, PA), Roberto Priolo (rappresentante legale della Priolo srl di Ciminna, PA) e Calogero Pullara (titolare di omonima ditta individuale con sede a Favara, AG).
Interdizione dall’esercizio di pubblico ufficio per la durata di un anno, per l’ingegnere Antonino Urso (Capo Centro Manutenzione “A” dell’Area Compartimentale ANAS di Catania competente alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle seguenti arterie stradali: S.S. 121 Catanese, S.S. 575 di Troina, S.S. 192 della Valle del Dittaino, S.S. 284 Occidentale Etnea, S.S. 288 di Aidone (EN), S.S. 385 di Palagonia (CT), S.S. 117BIS Centrale Sicula, S.S. 417 di Caltagirone (CT)). Urso ha reso ampia confessione svelando la rete corruttiva.

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